Questa storia ha un inizio molti anni fa, quando una vecchia capanna nei Pirenei aragonesi serviva come rifugio per i pastori del luogo. Purtroppo con il passare del tempo, cadde in disuso, fino a diventare poco a poco un cumulo di rovine di pietra. La sua posizione, tuttavia, non cessò di essere invidiabile: a soli 15 metri da una chiesa romanica risalente al XII secolo, nella città di Majones, nei pressi di Huesca. È in questo contesto che gli attuali proprietari hanno deciso di acquistare questa reliquia e costruire su di essa una casa per le vacanze.
Tra i dossi di un paesaggio verde sulle pendici si una collina, possiamo cominciare a intuire le forme del progetto: una parete in muratura si nasconde dietro un tetto a due falde. Sì, comincia a profilarsi come una casa, tuttavia, abbiamo bisogno di avvicinarci ancora un po' di più per capire meglio la sua struttura.
Ora che gli siamo di fronte, a pochi metri della sua entrata, notiamo che l'accesso è come duplicato. In secondo piano infatti se ne configura uno immediatamente vicino al primo in mattoni. Sfruttando l' ampiezza del rifugio, la casa si erge esattamente sopra al suo antico sito. Il tetto è poggiato come copertura basata sulle vecchie mura, e due facciate che si fronteggiano. Grazie a questo gesto la casa beneficia ora di due patii che la illuminano.
In contrasto con l'aspetto rustico degli esterni, il design degli interni cerca spazi attuali, confortevoli e fluidi. Il bianco è il vero protagonista, che permette di guadagnare ampiezza e luce. D'altro canto, il legno del pavimento ci fornisce calore e senso di accoglienza.
Le partizioni interne sono scarse, cercando la massima flessibilità degli ambienti. Inoltre, come mostrato in figura, sono costruiti a metà altezza non perdendo in nessun momento la concezione della continuità dello spazio .
La pianta è divisa in due strisce longitudinali. La prima con camera da letto, bagno con doccia e uno spazio polifunzionale. La secondo con la zona giorno, consistente in soggiorno, sala da pranzo e cucina, tutto in uno spazio aperto. Illuminati dalle due facciate, entrambi i patii consentono la ventilazione trasversale.
Infine, un flashback allo stato precedente all'intervento. Questo è un progetto che non solo rispetta il sito preesistente, ma lo sfrutta al massimo del suo potenziale.