​Architettura che cresce: la dinamica delle scale interne

Guido Musante Guido Musante
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Le scale interne custodiscono l'anima dell'architettura: sono l'elemento che strutturalmente, formalmente e simbolicamente condensano il senso della salita verso l'alto, della conquista del cielo che ogni edificio racchiude in sé. Si dice che le scale siano il primo elemento ad essere progettato di un edificio, e molto spesso l'aneddoto corrisponde al vero. Una scala interna è la spina dorsale dello spazio, l'elemento attorno al quale da un lato prendono il via le logiche e le dinamiche dei sistemi distributivi degli spazi interni, dall'altro si articolano le principali scelte strutturali per i fabbricati. Aperte sullo spazio o chiuse in appositi corpi, a gabbia o a chiocciola, a gradini portanti o a gradini non portanti, a più rampe o in linea, a sbalzo o in appoggio a parete, a vista o schermate, le scale sono di fatto vere e proprie architetture nell'architettura, portatrici di un proprio linguaggio e di regole progettuali antiche e precise (la celebre equivalenza 2a+p=63, o formula di Blondel, è tra le prime cose che vengano insegnate nelle scuole di architettura). Se un tempo venivano rigorosamente realizzate in aderenza a una coppia di muri portanti oggi le scale possono avvalersi di molteplici tipologie strutturali autoportanti: in acciaio, in cemento armato o in legno possono articolarsi liberamente secondo gli andamenti più disparati. Avventuruamoci dunque tra le immagini che seguono, come nella lunga discesa di una scala dai mille gradini e dalle molteplici sfaccettature.

Un'elica nello spazio

Elicoidale E20, Area Scale Area Scale Salon moderne

Quella a chiocciola è fra le tipologie di scale più scenografiche e utilizzate nel progetto di ariosi spazi aperti. La caratteristica principale della scala a chiocciola è quella di occupare poco spazio rispetto alla scala a rampe, tanto da arrivare a essere usata anche all'interno di colonne monumentali o pilastri. Spesso il loro percorso si snoda intorno ad un asse centrale verticale, detto piantone, in assenza del quale la scala a chiocciola si limita a girare intorno al cosiddetto occhio. La scala illustrata nell'immagine, proposta da Area Scale, è una sorta di ibrido tra le due versioni principali in quanto il piantone è sostituito da un cosciale in acciaio (i gradini sono in acciaio e legno di faggio e hanno uno spessore di 40 mm), che si sviluppa con andamento elicoidale. Una scala a chiocciola può essere ottenuta sovrapponendo due rampe, riservandone una all'ascesa e l'altra alla discesa: l'introduzione di questa struttura doppia viene attribuita nientemeno che a Leonardo da Vinci.

​Linea d'azione

Baltina House (Ginevra), studiodonizelli studiodonizelli Couloir, entrée, escaliers modernes Marbre

La scala in linea è la più semplice e antica, in seguito moto spesso abbandonata a favore della più comuni soluzioni a ballatoio. Tradizionalmente realizzata tra due muri portanti, è oggi con più frequenza realizzata con una struttura autoportante, comunemente in cemento armato, che le consente di svincolarsi dai muri e di assumere una forte valenza spaziale ed espressiva. Ci fornisce un interessante esempio di quest'ultimo genere di scala quella realizzata da Studiodonizelli di Milano nel progetto riguardante la sistemazione e l'interior design di un appartamento su due livelli, la Baltina House. La finitura bianca della scala, armonizzata con le pareti, ne esalta le qualità plastiche e la rende ariosa e leggera. Una caratteristica esaltata dalla presenza di un sottile parapetto asimmetrico, in lastre di cristallo temperato.

Apertura di sguardo

CASA BL CONVERSANO BARI, Studio Bugna Studio Bugna Couloir, entrée, escaliers modernes

La scala è forse l'elemento di un edificio che, in sé, maggiormente si avvicina all'essere un'opera d'arte. Dal manierismo a Brancusi le scale sono protagoniste di dipinti e sculture che ne esaltano le qualità plastiche e simboliche, e che talvolta vengono riprese anche dagli stessi architetti in maniera innovativa. È quanto accade ad esempio nel progetto di ristrutturazione di una casa a Bari realizzato dallo Studio Bugna. La scala in questo caso è reinterpretata attraverso una coppia di elementi scultorei, uno con finitura oro l'altro argento, che si accostano tra di loro come grandi oggetti di un allestimento d'arte. La pulizia del disegno è enfatizzata dall'assenza di balaustra.

La sottigliezza del progetto

La scala nasce come elemento massivo, pesante e atto a portare peso. Nella stagione moderna e contemporanea tuttavia, con l'evoluzione delle tecniche costruttive e formali si è via via trasformata in un elemento leggero, capace di influire nello spazio in maniera lieve. È una scala dalle qualità quasi grafiche quella tracciata da Roberto Murgia, talentuoso architetto con studio a Milano, per l'interno di un loft milanese in Via Savona 96. La natura di ex spazio industriale dell'edificio (una ex fabbrica belga di strumenti di precisione, la Schlumberger Industries) viene ripresa nella finitura grigio canna di fucile della scala metallica. La collocazione al centro del grande ambiente al piano terreno, oltre a distribuire razionalmente lo spazio, contribuisce a separare la cucina dall'ampia zona living.

​Idee a sbalzo

HOUSE NM_PÓVOA DE VARZIM_2015, PFS-arquitectura PFS-arquitectura Couloir, entrée, escaliers minimalistes

Se in origine la scala interna era fortemente connessa con la struttura muraria portante, nel corso della modernità si è sempre di più affrancata da tale impostazione spaziale e tecnologica, assumendo configurazioni aeree e leggere. Un caso a sé stante in tale direzione di ricerca progettuale è riservato alle scale a sbalzo. In quest'ultimo genere di tipologia l'elemento delle alzate scompare completamente, unitamente alla presenza di un secondo muro portante. La funzione di supporto è infatti riservata a un'unica muratura, alla quale sono fissati i gradini che, dovendo sorreggersi autonomamente assumono solitamente una sezione maggiore. Nel progetto firmato dallo studio portoghese PFS-Arquitectura, di Póvoa de Varzim, i gradini assumono uno spessore davvero importante, che ne esalta le qualità scultoree rendendoli simili a un'opera di Donald Judd. La plastica della scala è aumentata dalla seconda parete perimetrale costituita da una lastra di cristallo trasparente temperato, quasi invisibile allo sguardo.

​La colonna della casa

Tra le diverse tipologie di scala sviluppatesi nella modernità non si può dimenticare quella a cosciale centrale. In questo genere di scala la funzione portante è riservata a un'unico elemento inclinato sul quale si innestano i gradini a sbalzo. Molto spesso realizzata in acciaio, questo genere di scala enfatizza la carica espressiva della struttura portante, rendendosi simile a una colonna vertebrale nella quale il cosciale rappresenta la colonna e i gradini le costole.

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